Natura
e territorio

Paesaggio agreste frammisto a boschi di quercia, carpino nero ed orniello.

Ridente paesino situato sulla sponda bergamasca del Lago d’Iseo, proprio davanti a Monte Isola, Vigolo (Igol, in dialetto bergamasco) offre piacevoli camminate lungo comodi sentieri dai quali si possono ammirare svariati scorci panoramici, montani e lacustri. Aria fine e tranquilla, un ambiente naturale ancora incontaminato, fanno di Vigolo un luogo da visitare e in cui soggiornare, pieno di vitalità e ricco di elementi caratteristici della tradizione.
Lungo la strada che da Tavernola Bergamasca sale verso Vigolo, quello che ci accoglie è un paesaggio agreste frammisto a boschi di quercia, carpino nero ed orniello. Ci accompagna un’ininterrotta serie di terrazzamenti ricavati nei depositi glaciali della pedice.

Giunti a Vigolo, si osserva ancor meglio come buona parte del paesaggio vallivo sia segnato dalla presenza di depositi glaciali comuni che confluivano lungo il Sebino. A partire dal ritiro glaciale, l’erosione e le frane hanno intaccato depositi e cordoni morenici plasmando il paesaggio che si apre alla nostra vista.
Dal paese si ammirano verdissime praterie, castagneti e boschi che contrassegnano l’ambiente vegetale, qua e là punteggiati da cascine e appezzamenti di terreno a scopo agricolo. Oltre Vigolo la strada si muove tra prati, per la maggior parte ancora falciati e concimati, e pascoli. La mole del M.te Bronzone si impone sotto un’angolatura che permette di cogliere l’evidente presenza di una piega anticrinale. La parte più rilevata e fratturata di tale piega ha rivelato, oltre lo strato di Dolomia a Conchodon, un nucleo di rocce più antiche rappresentato dai Calcari di Zu (fenomeno dell’inversione del rilievo).
Lungo l’itinerario che dal paese conduce al M.te Bronzone, è possibile riscontrare un profondo inghiottitoio carsico (ed altri minori) a testimonianza dell’incessante lavorio che le acque sotterranee hanno operato sui calcari giurassici. Raggiungendo loc. Bratta, invece, si ha modo di apprezzare uno splendido paesaggio rurale fatto di verdi distese erbose, cascine e stalle il tutto circondato da boschi di abete rosso che conferisce a tutto l’ambiente tratti quasi alpini.

Le Comunità Montane del Monte Bronzone e basso Sebino, della Valle Cavallina e dell’Alto Sebino condividono alcuni sistemi ambientali di particolare rilievo che superano lo stretto confine amministrativo degli Enti e che richiedono di essere valorizzati nella loro interezza, pur riconoscendone le specificità che localmente li caratterizzano. Uil Sebino, da Sarnico a Lovere, i laghi di Endine e di Gaiano e il Sistema dei Crinali che collegano Grone con Fonteno e con Tavernola, attraverso Adrara S. Rocco, Adrara S. Martino, Vigolo e Parzanica, sono solo alcuni dei luoghi che la “Strada Verde” collega e rende fruibili secondo punti di vista inusuali lungo un itinerario di ben 58 km. La “Strada Verde” è anche il modo per promuovere un sistema rurale fatto di prati, pascoli e boschi, ma anche di uomini e imprese che ancora permette di apprezzare le abilità e i saperi di un tempo e di gustare i sapori della tradizione, sapientemente offerti dalle aziende agricole, dagli agriturismi, dai B&B e dai ristoranti che il tracciato collega e mette in relazione. Inoltre, in corrispondenza dei luoghi di particolare interesse, sono state realizzate piazzole di sosta che fungono anche come aule tematiche all’aperto, dove organizzare attività didattiche finalizzate alla conoscenza e alla scoperta dei luoghi e delle tradizionali attività della popolazione. I temi trattati riguardano gli aspetti del paesaggio, i caratteri geomorfologici, gli usi del suolo, le attività minerarie e le forme degli insediamenti rurali.

Condividi
#vigolo

La nostra presenza sui social network

PIVA 02132840162 - Privacy Policy - Cookie Policy - Preferenze sulla privacy - Crediti: Linoolmostudio